DOPING




L’esperto di doping: Non si può essere simpatici a tutti, accontentare tutti, e ogni tanto è bene ribadire la propria opinione. Per me il doping è una scelta sbagliata, sempre. Al di là della legge, al di là di qualsiasi libertà di scelta, al di là di qualsiasi forma di etica, il doping è sbagliato proprio per il singolo.
Ma, lasciamo perdere per un attimo tutti questi pallosi discorsi e soffermiamoci su una figura che è doppiamente irritante: l’esperto di doping, irritante, e chi pensa che sia esperto, ancora più irritanti.
Chi pensa sia esperto sono quelli che… non sanno un cavolo ma quando leggono enzimi, asse HPTA, recovery, pct, ormoni, testosterone libero e altre amenità anche ringraziano per le info ricevute. Ho letto post che se non sei laureato in endocrinologia non li decifri e sotto… “grazie per aver condiviso”. Ok, ringraziare è cortesia, ma tu che hai capito di tutto quel discorso?
Ora, lasciamo appunto perdere l’etica, e andiamo sul pratico. Gli esperti di doping dicono che uno che vuole doparsi deve rivolgersi ad un professionista serio, preparato. A questo punto c’è da chiedersi chi sia “uno preparato”.
Non è una questione da poco: chi certifica che il preparatore del doping sia “preparato?”. Cioè: quale ente? Dove ha studiato? Che curriculum deve avere?
Io presumo che debba essere laureato in Medicina, specializzato in Endocrinologia, quanto meno laureato in Farmacia. Ci andreste a farvi sostituire l’anca da uno che è dentista? O falegname? Io dico di no, perciò se qualcuno altera i miei ormoni vorrei che avesse studiato gli ormoni, e che qualcuno avesse certificato con degli esami che lui ha studiato.
Perciò: l’esperto di doping è laureato? Oppure si dice bravo da solo? No così, per sapere.
Poi: l’esperto di doping dove ha studiato i trials clinici in doppio cieco per stabilire i dosaggi delle bombe? In quale istituto? In quale laboratorio? A me risulta che non sia possibile sperimentare AAS a dosaggi ultraterapeutici sugli esseri umani. Sapete come si fa a capire quale sia il dosaggio letale dell’Aulin? Si gonfiano a pressione dei topi rimpinzandoli di Aulin fino a che non schiattano, poi con le debite proporzioni si applica all’uomo, poi sulla base di questi dosaggi abnormi si fanno esperimenti sull’uomo. E così via.
Con le bombe non si fanno cose del genere, semplicemente perché non ce ne è motivo. Per quale motivo si dovrebbero sperimentare dosaggi ormonali di 50, 100 volte quelli endogeni, solo per rendere grossi persone che non vogliono essere piccole?
Perciò, non esistono studi, esperimenti ufficiali, legali, secondo protocolli consolidati, che permettono di diventare esperti di doping studiandoli.
C’è però un aspetto curioso: l’esperto di doping inserisce nei cicli di bombe quella che si chiama recovery, cioè dei post-cicli che servono per far tornare l’organismo a posto, per contrastare gli effetti collaterali delle bombe stesse.
Non so se comprendete l’incredibile contraddizione: l’esperto non ti dà i dosaggi che non ti fanno venire gli effetti collaterali, no, ti dà dei farmaci che compensano gli effetti collaterali… dei farmaci! Farmaci per far tornare le palle alla dimensione giusta, farmaci per far tornare la tiroide a produrre i suoi ormoni, e così via. Cioè le bombe fanno male, altrimenti non si farebbe la recovery. Un po’ come prendere gli antibiotici per la gola e poi prendere dei farmaci che ti fanno guarire dagli antibiotici.
(il primo che dice che gli antibiotici hanno effetti collaterali non ha capito un punto fondamentale: certo che gli antibiotici fanno male, ma uno li prende perché STA MALE, e il problema è infatti l’abuso).
In altre parole, l’esperto di doping ti dice che se fai come dice lui le bombe non fanno male… ma solo perché lui ti dà altra roba perché non facciano male, non perché non fanno male e basta…
Ora, concludo: l’esperto di doping non è certificato da nessuno se non da se stesso e dagli altri, non può avere informazioni sperimentali e se è bravo inserisce cicli di recupero dalle bombe stesse.
Vi dico una grande verità: sapete come fa l’esperto di doping ad essere tale, ad essere competente, ad evitare che i suoi pazienti non abbiano problemi? Perché sperimenta su di loro. I dosaggi che dà, gli effetti che crea, i problemi che crea e che poi risolve creano la sua esperienza, utile ai pazienti successivi. Ovviamente, qualcuno subirà degli effetti spiacevoli che l’esperto valuterà e parerà con altri farmaci, e diventerà più esperto.
L’esperto di doping diventa esperto sulla pelle di coloro a cui dà le bombe. Se voi siete suoi pazienti, l’esperto di doping diventa sempre più bravo proprio grazie A VOI.
Si parla tanto di Libertà di scelta, di consenso informato, di tante belle cose. Per me, è libero colui che non è usato, non è sfruttato. Chi si dopa, non è libero. Perché è usato.
Se voi vi dopate, certo che è una vostra libera scelta, ma questa scelta vi infila in una macchina in cui voi siete un caccoloso ingranaggio, che gira e gira facendo il lavoro sporco per altri, siete sfruttati.
Siete sfruttati dall’esperto di doping che vi vende cicli, prende i vostri soldi e guarda le vostre ghiandole, che proprio quando voi state male lui impara. Rendetevene conto: pagate uno perché faccia esperimenti su di voi. Bravi, si, proprio bravi.
Siete sfruttati da chi vi vende le bombe, che le spaccia, che regolarmente sparisce se state male, che c’è sempre quando volete la roba, nel più incredibile refrain da drogati.
Siete sfruttati dalle ditte farmaceutiche che lo sanno benissimo che esistono milioni come voi che vogliono le bombe, altrimenti ci sarebbero milioni di malati per le patologie mediche delle bombe stesse. Le multinazionali del farmaco cattivone, le lobby delle medicine senza scrupoli… voi le finanziate.
L’ultima è curiosa perché sicuramente fra chi si bomba c’è quello che pensa che le ditte farmaceutiche nascondono le cure sul cancro, ed è a favore di qualche terapia naturale. Poveri coglioni… contro le industrie farmaceutiche ma sfruttati dalle stesse.
Io mi rivolgo non a chi le bombe le prende, ma a chi le prende MINIMIZZANDO tutto questo. Queste persone non sono libere, ma carne da macello della macchina del doping: i dopati contenti di esserlo, sicuri che non faccia male, sicuri che sia giusto, senza nessun dubbio. Siete i clienti perfetti poveri voi!
Ogni volta che ringraziate un esperto di doping, ogni volta che pensare “wow questo quante cose sa” state semplicemente legittimando uno che è diventato esperto intrugliando sulla salute di chi i suoi cicli li fa. E nel mondo omertoso delle bombe, dove parlano solo quelli che non hanno conseguenze, poi di traverso lo sappiamo tutti che le bombe qualcosa di spiacevole causano sempre…
Ah già, c’è la recovery. Farmaci per parare l’effetto dei farmaci…
Farmaci per prendere farmaci per sembrare sani.
Io dico che c’è qualcosa di sbagliato in tutto questo.

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