Programma allenamento e nutrizione anno 2014/2015



Da Settembre 2014 (Sei mesi € 300,00)
Scià Scià My Personal Trainer
Health & Performance Specialist
Info: 333-3990047 – email:sciasciafit@gmail.com
http://community.my-personaltrainer.it/Professionisti/Personal_Trainer/Felice_Alfuso
http://sciasciafit.blogspot.com/
N° 3 BIA (composizione corporea)
BIA: Bioimpedenza per misurare i risultati di un allenamento
Con la BIA non esiste più il classico allenamento o classica alimentazione, tutto diventa personalizzato e misurabile.
Tale strumentazione è nata per calcolare il quantitativo dei liquidi e la loro dislocazione tra i reparti intra ed extra cellulari.
Per capirci meglio, solo un corpo normoidratato può essere in buona salute e può ottenere risultati estetici (incremento di massa o dimagrimento). Inoltre, la differenza nei due compartimenti (intra ed extra) ci permette di valutare la bontà del nostro allenamento, ad esempio: un training troppo voluminoso non farebbe altro che portarci nel medio - lungo termine ad un overtraining, ovvero ad un aumento dei liquidi extracellulari per logorio della massa cellulare.
Inoltre la BIA ci permette di valutare lo stato nutrizionale del soggetto, quindi verificare se l'alimentazione che il nostro atleta segue è efficace per lui o meno.
I dati forniti sono esageratamente affidabili.
N° 3 prelievo pliche (status ormonale)
  (1). Vi è correlazione tra il rapporto Sottoscapolare e tricipite e livelli di testosterone Totale, Testosterone Libero e correlazione inverse con le SHBG (Sex Hormones Binding Protein); cioè se la sottoscapolare è alta rispetto alla tricipitale vi sono alti livelli di androgeni e bassi di SHBG (che sono le proteine che legano gli ormoni sessuali e quindi se bassi vi sono più androgeni liberi)

(2). Vi è effettivamente correlazione tra resistenza al glucosio e pliche sottoscapolare ma anche sovrailiaca

(3). Nelle donne alti livelli di estrogeni sono collegati con plica tricipitale e sovrailiaca.
Sempre nelle donne alti livelli di SHBG sono collegati a più bassi livelli di plica sovrailiaca

(4). Correlazioni tra cortisolo e distribuzione di grasso addominale

(5,6). Correlazioni tra pliche femorali, parte anteriore della coscia e ormoni sessuali; e altro.
N° 6 esame indice metabolico
L’indice Metabolico è il modo migliore per misurare il progresso mentre seguite la Metabolic Diet.
L’Indice Metabolico prende in considerazione tutte le variabili che altri metodi non possono prendere in considerazione. Non solo quest’indice affronta la questione del rapporto fra l’altezza e il peso ma calcola anche la quantità di grasso corporeo.
Con L’indice Metabolico avete una fotografia della composizione e del progresso del vostro corpo.
Cronomorfodieta -  dieta ciclica – dieta per vari tipi di sport - altro
Un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute.
Un’alimentazione inadeguata, infatti, oltre a incidere sul benessere psico-fisico, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche.
Programma 6 mesi allenamento personalizzato
Programma d'allenamento realmente personalizzati: frutto di una progettazione accurata e meticolosa, per andare incontro alle vostre esigenze e raggiungere insieme gli obiettivi…provare per credere!


Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

allenamento che sfruttano l'EPOC allo scopo di dimagrire

Immagine
PIÙ PROLUNGATO È L’ESERCIZIO MAGGIORE È IL CONTRIBUTO DEI GRASSI 90% DOPO 6 H – 62 G GRASSO ORA (EDWARDS & MARGARIA 1934) 
 Sappiamo come vi sia una relazione inversa tra l’intensità del lavoro e quota di grassi ossidati. Il lavoro a bassa intensità utilizza come substrato preferenzialmente i lipidi; Man mano che aumenta l’intensità il Quoziente Respiratorio (QR) si sposta verso 1 e quindi l’utilizzazione quasi esclusiva dei carboidrati. Quando si effettua un esercizio aerobico a bassa intensità, il consumo di ossigeno sale in modo esponenziale nei primi minuti di attività. Dopo 3-4 minuti il consumo di ossigeno si stabilizza raggiungendo lo stato di steady state. In questa fase c’è equilibrio tra ATP usata ed ATP resintetizzata e quindi non c’è accumulo di acido lattico la cui eventuale formazione è subito riconvertita in glicogeno nel fegato. Prima della fase di steady state c’è uno sbilancio nell’uso di ossigeno rispetto al suo reintegro dovuto ai tempi di ...
Continua a leggere

PLICHE E ORMONI

Biosignature, hormonal modulation Scià Scià Il concetto di Biosignature (firma biologica) è relativamente nuovo, sviluppato dal famosissimo preparatore atletico Charles Poliquin, dopo aver notato per 30 anni le correlazioni tra livelli ormonali e i pattern di accumulo del grasso. In poche parole, in base a dove accumuli grasso si può capire quali sono i tuoi squilibri ormonali. Ovviamente tutte le sue idee sono state poi confrontate e supportate da ricerche scientifiche che hanno indagato in questa direzione (livelli ormonali nella saliva e nel sangue e accumuli di grasso localizzato). Recentemente, anche la comunità medica sta rivolgendo la sua attenzione verso questa pratica in quanto, con una indagine non invasiva come la plicometria, si possono avere tantissime notizie sullo stato di salute di un individuo e sul suo stile di vita. Questa procedura darà modo a personal trainer, preparatori atletici, nutrizionisti e medici di correggere in maniera molto più sp...
Continua a leggere

Camminata, corsa e consumo calorico

Camminata, corsa e consumo calorico Molto spesso, il principiante che prende la sana decisione di cominciare a fare attività fisica, si trova davanti alla domanda: “meglio camminare o correre”? Partendo da alcuni dati scientifici a nostra disposizione, cerchiamo di analizzare costi e benefici di entrambe le attività, oltre alle implicazioni biomeccaniche e psicologiche. Secondo McArdle-Katch-McArdle e la maggior parte degli autori, si tende a ritenere valida l’approssimazione che vede un consumo energetico nella corsa pari a: 1 Kcal x kg di peso corporeo x km percorsi Ossia per ogni chilometro corso, vi sarà un dispendio energetico di una caloria per ogni chilogrammo di peso corporeo. Dunque la massa corporea gioca un ruolo importante nel determinare il consumo energetico dell’attività. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, invece, la velocità non risulta un parametro rilevante. Sempre secondo gli stessi autorevoli autori infatti, correre mille metri a...
Continua a leggere