Stretching; perchè non farlo
STRETCHING:
I 5 punti del perché non farlo
1. Lo stretching NON si fa prima
dell'allenamento perchè va a incidere sulla prestazione sportiva in maniera
negativa. Lo stretching crea microtraumi nelle fibre che saranno meno forti e
soprattutto sposta il punto di attivazione della catena, responsabile del
riflesso miotatico.. Questo vuol dire che i nostri nocicettori (terminazioni di neuroni sensoriali) e i nostri "sistemi
di controllo" si attiveranno più tardi, creando possibilità di infortunio
(ragionamento diverso è fare un richiamo della mobilità, che è diverso dallo
stretching)
2. Lo stretching NON si fa dopo allenamento, perchè va a incidere negativamente sui microtraumi muscolari e, al contrario del pensiero comune, SFAVORISCE il recupero. Perchè sfavorisce il recupero? Perchè crea vasocostrizione in un momento in cui l'afflusso di sangue ha una grossa importanza
3. Lo stretching NON scalda, anzi, ritarda il riscaldamento.. Se lo eseguite per questa finalità state sbagliando qualcosa ;)
4. Quindi quando si fa lo stretching? Si fa in sedute a parte, lontane dall'allenamento. PRIMA e DOPO dell'allenamento si fa il richiamo e il recupero della mobilità, che sono degli esercizi di "stretching" in versione soft con durate molto corte, da eseguire a caldo.. Il richiamo serve prima della prestazione, per evitare di fare dei gesti troppo ampi senza aver avvisato il corpo di volerli fare. Il ripristino invece serve per riportare alla lunghezza fisiologica il muscolo, dopo una sessione di pesi (per esempio), per evitare l'accorciamento del muscolo (atteggiamento molto tipico nei bodybuilder che non vengono seguiti da personale competente)
5. Vorrei aggiungere uno spunto di riflessione.. Lo stretching serve a prevenire infortuni? Se pensiamo allo spostamento del punto di attivazione della catena alfa è evidente che noi spostiamo la reazione "di sicurezza" del nostro corpo.. è come se chiedessimo una "delega" per fare un'azione pericolosa senza farlo intervenire.. Ritardiamo l'attivazione di quei sistemi di protezione di muscoli e tendini fondamentali per la sicurezza..
Dall'altro lato è anche vero che se devo fare gesti "estremi" (al limite dell'ampiezza) non posso pensare di farli subito ma devo arrivarci gradualmente, magari aiutandosi con lo stretching.. e quindi? quindi valutate con attenzione che attività dovete fare, e in che situazione (partita o allenamento).. è un bel dialogo. I fusi non servono a "reclutare adeguati livelli di forza".. il problema dello stretching con la forza è che si rompono i ponti proteici. I fusi hanno il compito di contrarre il muscolo che subisce stiramento, in modo da allontanarlo dalla "fonte del problema". Aggiungo che fare una seduta di stretching post WO può essere dannosa, bisogna farla con criterio.. farlo successivamente al workout va ad influenzare le fibre muscolari per il loro recupero!
2. Lo stretching NON si fa dopo allenamento, perchè va a incidere negativamente sui microtraumi muscolari e, al contrario del pensiero comune, SFAVORISCE il recupero. Perchè sfavorisce il recupero? Perchè crea vasocostrizione in un momento in cui l'afflusso di sangue ha una grossa importanza
3. Lo stretching NON scalda, anzi, ritarda il riscaldamento.. Se lo eseguite per questa finalità state sbagliando qualcosa ;)
4. Quindi quando si fa lo stretching? Si fa in sedute a parte, lontane dall'allenamento. PRIMA e DOPO dell'allenamento si fa il richiamo e il recupero della mobilità, che sono degli esercizi di "stretching" in versione soft con durate molto corte, da eseguire a caldo.. Il richiamo serve prima della prestazione, per evitare di fare dei gesti troppo ampi senza aver avvisato il corpo di volerli fare. Il ripristino invece serve per riportare alla lunghezza fisiologica il muscolo, dopo una sessione di pesi (per esempio), per evitare l'accorciamento del muscolo (atteggiamento molto tipico nei bodybuilder che non vengono seguiti da personale competente)
5. Vorrei aggiungere uno spunto di riflessione.. Lo stretching serve a prevenire infortuni? Se pensiamo allo spostamento del punto di attivazione della catena alfa è evidente che noi spostiamo la reazione "di sicurezza" del nostro corpo.. è come se chiedessimo una "delega" per fare un'azione pericolosa senza farlo intervenire.. Ritardiamo l'attivazione di quei sistemi di protezione di muscoli e tendini fondamentali per la sicurezza..
Dall'altro lato è anche vero che se devo fare gesti "estremi" (al limite dell'ampiezza) non posso pensare di farli subito ma devo arrivarci gradualmente, magari aiutandosi con lo stretching.. e quindi? quindi valutate con attenzione che attività dovete fare, e in che situazione (partita o allenamento).. è un bel dialogo. I fusi non servono a "reclutare adeguati livelli di forza".. il problema dello stretching con la forza è che si rompono i ponti proteici. I fusi hanno il compito di contrarre il muscolo che subisce stiramento, in modo da allontanarlo dalla "fonte del problema". Aggiungo che fare una seduta di stretching post WO può essere dannosa, bisogna farla con criterio.. farlo successivamente al workout va ad influenzare le fibre muscolari per il loro recupero!
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