Perchè allenarsi poco è meglio
Allenamento intervallato ad
alta intensità Vs allenamento tradizionale. Qual è il migliore?
Cos’è
l’allenamento intervallato ad alta intensità?
L’HIIT
(dall’inglese High Intensity Interval Training) è un tipo di allenamento
di cardio eseguito ad un livello piuttosto intenso alternato a periodi di
riposo o di bassa intensità.
Quali sono i
benifici del HIIT?
Oltre ad
essere un modo più rapido di bruciare grassi l’HIIT permette anche,
rispetto all’allenamento cardio regolare, di ottenere in meno tempo risultati
soddisfacenti a livello di funzione cardiorespiratoria.
L’HIIT
aumenta il volume massimo di ossigeno (VO2max), che è la quantità massima di
ossigeno che il corpo utilizza durante l’esercizio fisico. Questo significa che
passerà più tempo prima che ci si senta stanchi e che verrà pertanto migliorata
la prestazione fisica.
Cosa dice la scienza?
Il dominio
del HIIT rispetto all’allenamento regolare di intensità moderata
comincia ad essere evidente.
L’HIIT
promuove tanto la capacità aerobica quanto quella anaerobica
Uno studio
realizzato nel 1996 ha mostrato che, al contrario dell’allenamento lungo ad
intensità moderata, l’HIIT migliora la capacità di apporto di energia
tanto del sistema aerobico quanto di quello anaerobico.
Protocollo
utilizzato: i soggetti
collocati nel gruppo HIIT hanno svolto 7 o 8 serie da 20 secondi di
esercizio fisico intenso su una cyclette (VO2max al 170%) con 10 secondi di
riposo fra una serie e l’altra quattro volte alla settimana (durata totale 4
minuti).
HIIT molto più efficace dell’allenamento
moderato di lunga durata
Uno studio
pubblicato quest’anno (2010) sul The Journal of Physiology ha mostrato
che i soggetti che si sono sottoposti al protocollo HIIT hanno ottenuto
risultati paragonabili a quelli degli individui che si sono sottoposti ad
allenamento ad intensità moderata (maggiore capacità del muscolo scheletrico e
migliore prestazione fisica) pur impiegando meno tempo per l’allenamento .
Protocollo utilizzato: i soggetti collocati nel gruppo
del HIIT hanno svolto fra le 8 e le 12 serie di 60 secondi di esercizio
intenso (VO2max al 95%) alternati a periodi di 75 secondi di riposo tre volte
alla settimana (durata totale di circa 22 minuti) Nota: i soggetti
dell’altro gruppo hanno impiegato 5 ore alla settimana.
Un altro
studio ha utilizzato il seguente protocollo: gli 8 individui del gruppo HIIT
hanno svolto 6 sessioni di allenamento per due settimane. Ciascuna sessione era
costituita dalle 4 e alle 6 serie di 30 secondi di esercizio a intensità molto
alta (VO2max al 250%) alternate a 4 minuti di riposo. I membri dell’altro
gruppo hanno svolto fra i 90 e i 120 minuti di cyclette (VO2max al 65%).
I due gruppi
hanno riportato risultati simili a livello di capacità delle fibre muscolari
nel produrre energia e nel conseguente aumento della capacità fisica. L’unica
“piccola” differenza è che il gruppo HIIT ha impiegato 2,5 ore alla
settimana mentre l’altro gruppo ha impiegato 10 ore.
Un altro
studio realizzato con rematori allenati ha mostrato che l’allenamento HIIT
è stato più efficace rispetto all’allenamento convenzionale sulla prestazione
in una prova cronometrata sui 2000 metri.
HIIT aumenta la circolazione di insulina
Uno studio
realizzato nel 2008 ha mostrato che l’HIIT aumenta sostanzialmente
l’azione dell’insulina sull’organismo. Sono i picchi di insulina che permettono
che i nutrienti arrivino al muscolo rapidamente. Se si opta per l’HIIT,
si potranno sfruttare meglio gli integratori di proteina e di creatina che si
assumono.
La
conclusione di questo studio è importante anche per le persone che soffrono di
diabete.
CONCLUSIONE
Tenendo in
considerazione la letteratura scientifica pubblicata sull’argomento,
consigliamo vivamente la sostituzione del cardio a intensità moderata e di
lunga durata con il cardio ad alta intensità e breve durata. ________________________________________________________________________________
RIFERIMENTI E NOTE:
[*1] – Talanian, J. et. al., Two weeks of high-intensity aerobic
interval training increases the capacity for fat oxidation during exercise in
women, Journal of the Applied Physiology 102: 1439-1447, Dicembre 2007 (LINK)
[*2] – Tabata, I. et. al, Effects of moderate-intensity endurance and
high-intensity intermittent training on anaerobic capacity and VO2max,
Medicine & Science in Sports & Exercise 28(10):1327-30, Ottobre 1996 (LINK)
[*3] – Gibala, M. et. al., A practical model of low-volume
high-intensity interval training induces mitochondrial biogenesis in human
skeletal muscle: potential mechanisms, The Journal of Physiology 588 (11)
1817-1818, Gennaio 2010 (LINK)
[*4] – Gibala, M. et. al., Short-term sprint interval versus
traditional endurance training: similar initial adaptations in human skeletal
muscle and exercise performance , The Journal of Physiology 75, págs.
901-911, Settembre 2006 (LINK)
[*5] – Driller, M. et. al., The effects of high-intensity interval
training in well-trained rowers, International Journal of Sports Physiology
and Performance 4(1):110-21, Marzo 2009 (LINK)
[*6] – Babraj, J. et. al., Extremely short duration high intensity
training substantially improves insulin action in young healthy males, Proc
Physiol Soc 12, C15 and PC25, University of Oxford (2008) (LINK)
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